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Paphiopedilum insigne[Lindley]Pfitz 1888
'La moda passa di moda, il buon gusto mai'.
Così era solita affermare Coco Chanel ogni qual volta le veniva recriminato di presentare modelli considerati dai più fuori moda o, come si userebbe dire oggi, vintage.
E non c'è fiore più soggetto alla moda delle orchidee, perché la moda regna sovrana anche nelle serre.
Fino al 1965 circa, quando iniziarono a comparire sul mercato le grandi Cattleya da fiore reciso e i Cymbidium standard che regnarono poi nelle vetrine dei fiorai fino alla fine degli anni '80 del Novecento, il primo e il secondo dopoguerra videro il fiorire di una specie semirustica, di facile coltivazione e di composta eleganza: il Paphiopedilum insigne (Paphiopedilum insigne[Lindley]Pfitz 1888)
Questa specie non pretenziosa di origine asiatica che è diffusa in natura sulle montagne dell'India, del Bangladesh e del Nepal ad altitudini tra i 1000 e i 2000 metri s.l.m., veniva coltivata in tutta la riviera ligure in serre non riscaldate allo scopo di utilizzarli per il fiore reciso, all'epoca molto di moda, venduto e apprezzato ovunque.
Questa elegante scarpetta di Venere, ingiustamente dimenticata e passata appunto di moda, ci regala ancora oggi le sue belle fioriture dalla fine di ottobre a scalare fino in primavera.
Origine | India, Nepal e Bangladesh |
---|---|
Temperatura (serra) | intermedia - fredda |
Luminosità | medio-bassa |
Riposo | no |
Profumo | no |
Epoca di fioritura | fine autunno - inverno - inizio primavera |
Dimensione pianta | media |
Dimensione fiore | medio |
Supporto | vaso |
Anni a fiore | pianta adulta ben accestita |
Le dimensioni sono puramente indicative e si intendono per pianta adulta